ProfileIntervento, 12 gennaio 2020 - Tra i miei peccati c'è la tesi che ho sostenuto per quasi due decenni: affinché i movimenti di solidarietà e di pace siano autentici, funzionali ed efficaci, devono emanciparsi dalla morsa dei cosiddetti progressisti ebrei...   

 

giladatzmon, 12 gennaio 2020 (trad.ossin)
 
Quando l'opposizione è calcolata
Gilad Atzmon
 
 
Ariel Gold è la condirettrice nazionale di CODEPINK, un “movimento popolare” di donne statunitensi "per la pace e la giustizia sociale", che dichiara di lavorare "per porre fine alle guerre e alle occupazioni finanziate dagli Stati Uniti". Ariel afferma di sostenere i Palestinesi e di opporsi a Israele. Ha pubblicato articoli in media progressisti ebraici come Forward, Tikkun Magazine e Mondoweiss.
 
Il 3 gennaio, poche ore dopo che il mondo era venuto a conoscenza dell'assassinio del generale iraniano Qasem Soleimani fatto oggetto di un attacco di droni statunitensi, Ariel, la sedicente "dissidente ebraica", si è affrettata a pubblicare il seguente tweet:
 
“Affettuoso richiamo alle persone giustamente inorridite per l'attacco degli Stati Uniti all'Iran: non dite che è stato fatto per compiacere Israele. Sono stati Donald Trump e la sua banda di guerrafondai statunitensi, punto. Suggerire che siano stati gli ebrei a tirare le fila è semplicemente antisemitismo".
 
 
L'attivista progressista ebrea ha sostanzialmente insistito sul fatto che qualsiasi critica di questo tipo rivolta a Israele sia "antisemitismo". E’ stata anche ingenua in questa excusatio non petita dello Stato ebraico rispetto all’assassinio illegale: un crimine che potrebbe portare a conseguenze imprevedibili e letali nel prossimo futuro.
 
Le notizie di oggi dicono che Israele è stato profondamente coinvolto nell'assassinio mirato del generale iraniano. Il titolo del Times of Israel di questa mattina riporta:
 
"Le informazioni di intelligence israeliane hanno aiutato gli Stati Uniti a eseguire l’attacco che ha ucciso l’iraniano Soleimani". L'articolo afferma che "Le informazioni fornite dallo Stato ebraico hanno confermato che il leader della Quds Force era all'aeroporto di Baghdad prima dell'attacco missilistico, riporta NBC News".
 
Tra i miei peccati c'è la tesi che ho sostenuto per quasi due decenni: affinché i movimenti di solidarietà e di pace siano autentici, funzionali ed efficaci, devono emanciparsi dalla morsa dei cosiddetti progressisti ebrei. Allo stato attuale delle cose, la solidarietà con l'oppresso è limitata dalle sensibilità dell'oppressore.
 
 
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