I funerali del generale Giap
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Vietnam: dirigenti e popolo rendono omaggio al generale Giap
I funerali del generale Giap
Luc Michel (12 ottobre 2013)
“Il generale Giap è Dien Bien Phu, la caduta di Saigon, l’uomo che ha sconfitto sia i Francesi che gli Statunitensi. Ma non era solo uno stratega immenso. Era anche un uomo dall’intelligenza brillante, piuttosto affascinante…” – RFI
“E’ vero che un personaggio mitico del XX° secolo è morto otto giorni fa. Da solo ha scritto diversi capitoli di Storia. La sua lotta si identificava completamente con quella per l’indipendenza e l’unità del Vietnam (…). Ovviamente parlava francese, un francese perfetto. E citava Victor Hugo, gli autori classici… Un genio militare? Sì, senza dubbio. Ma, vedete, non ha mai frequentato la scuola militare. Aveva letto molto, conosceva molto, molto bene le campagne di Napoleone che chiamava Bonaparte, aveva anche letto Clausewitz. Aveva anche letto gli strateghi cinesi…” – Claude Blanchemaison, ex ambasciatore francese in Vietnam, autore del libro. “La Marseillaise di général Giap”.
I dirigenti vietnamiti e decine di migliaia di persone hanno reso omaggio sabato al generale Giap, durante i funerali di Stato di questo eroe dell’indipendenza, morto una settimana fa all’età di 102 anni.
I dirigenti comunisti, tra cui il Primo Ministro Nguyen Tan Dung e il presidente Truong Tan Sang, sono sfilati, scuri in volto, nella Casa funebre di Hanoi davanti alla bara di Vo Nguyen Giap presidiata da soldati in uniforme bianca e dai familiari. “Ignorando le sue critiche contro la burocrazia del Partito Comunista, espresse alla fine della sua vita, e trenta anni di emarginazione, il regime comunista ha deciso di offrirgli funerali di Stato, esaltando i suoi attributi di eroe comunista come per rafforzare la propria legittimità”, commenta AFP.
Secondo i media ufficiali, il segretario generale del Partito Comunista, Nguyen Phu Trong, lo ha ringraziato, nel libro delle condoglianze, per “il suo immenso contributo (…) alla Rivoluzione vietnamita”. Giap, che ha sconfitto sia i Francesi che gli Statunitensi, possedeva “un eccezionale talento per la direzione militare”, ha scritto.
“Non avrei potuto dormire se non fossi venuto a vederlo per l’ultima volta”
Sulla bara avvolta nella bandiera nazionale, sono state esposte una foto del generale, secondo personaggio più amato nel paese dopo il fondatore del Partito Comunista vietnamita, Ho Chi Minh, e tutte le sue medaglie al valore, appuntate su un telaio dorato. Fiori gialli, segno di rispetto per il Vietnam, e nuvole di incenso riempivano il luogo. All’esterno della Casa Funebre, decine di migliaia di Vietnamiti, tra i quali anche gli ex combattenti bardati di medaglie e adolescenti che sfoggiavano t-shirt con la foto del generale, erano in fila per potergli dare anche loro l’ultimo saluto.
“Non avrei potuto dormire se non fossi venuto a vederlo per l’ultima volta”, ha commentato Nguyen Thi Bay, 68 anni. “Era un grand’uomo, pieno di talento, un vero cervello. Io ho pianto alla morte di Ho Chi Minh, adesso piango per il generale Giap”. Più di 100.000 persone hanno già sfilato questa settimana nella casa del generale, per rendergli omaggio.
Durante i due giorni di lutto nazionale, sono stati annullati i concerti, i parchi pubblici sono stati chiusi e i programmi abituali della televisione di Stato sostituiti da musica patriottica e da documentari. Fuori dalla capitale, le autorità hanno istallato degli altari dove la popolazione può recarsi per rendere l’estremo saluto al generale.
Giap, genio militare autodidatta, era riuscito nel 1954 ad infliggere a Dien Bien Phu una cocente sconfitta alle forze colonialiste francesi, evento fondatore della nascita di un Vietnam indipendente e della fine della dominazione francese in Indocina. L’uomo, le cui strategie hanno ispirato i combattenti rivoluzionari in tutto il mondo, è considerato anche il principale artefice della vittoria contro gli USA del 1975, che ha portato all’unificazione del Vietnam.
Anche se era stato messo da parte dal PCV negli ultimi trenta anni, restava immensamente popolare, anche tra i più giovani che pure non hanno conosciuto la guerra. “La gente vuole mostrare che onora e rispetta la vita di Giap, la sua mente. La gente sa chi è buono e chi non lo è”.
Giap sarà seppellito domenica nella sua provincia natale di Quang Binh, nel centro del paese, per desiderio della famiglia. Una decisione inabituale in Vietnam, dove gli alti dirigenti comunisti vengono sepolti nel cimitero Mai Dich di Hanoi, equivalente al Panteon francese. A eccezione dello “zio Ho”, il cui corpo imbalsamato è esposto in un mausoleo a lui dedicato.