Crisi del sistema finanziario in Camerun
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Camerun - Quando il Cobac provoca uno tsunami senza precedenti tra i clienti delle banche
Decine di miliardi di franchi CFA sono stati ritirati in conseguenza delle tonanti decisioni di un controllore delle banche dal futuro incerto, ma oramai politicizzato.
Jean Marc Soboth
"La Commissione bancaria dell’Africa centrale (COBAC) ha in definitiva svolto un ruolo eminentemente destabilizzatore del sistema bancario in Camerun, forse senza saperlo." E’ il punto di vista di un acuto osservatore del mondo della finanza in Camerun, che ha seguito da vicino i recenti assalti del "gendarme delle banche" alle istituzioni locali. Questo punto di vista non ha nulla di casuale.
Punto di partenza è stata la decisione della Corte comune di giustizia della Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale (CEMAC), datata 13 novembre 2009, nei confronti di Amity Bank Plc, una istituzione finanziaria a capitale camerunese, messa da qualche anno sotto esame dal Cobac. La banca è stata discretamente ceduta alla Ouest-africaine Banque Atlantique con un semplice ordine del Cobac, almeno senza consultare gli azionisti, che da parte loro avrebbero preferito l’altro candidato in lizza, la lussemburghese Bank of Africa (BOA) . Una decisione illegale, una cessione ed una… sentenza del tribunale dalle conseguenze incalcolabili per il processo di risanamento della banca e, soprattutto, per gli investitori che, in preda al panico,si sono precipitati a recuperare i loro soldi ...
Secondo Maitre Dieudonne Happi, l’avvocato degli azionisti di Amity Bank, "Tutto questo odora di destabilizzazione. La gente si è talmente abituata alla chiusura delle banche che, quando questo accade, già si sa che i risparmiatori, che non credono in alcun modo alle garanzie che dovrebbero essere assicurate dal Cobac, per prima cosa ritirano i propri depositi dalla banca. " Oggi, Cobac può vantarsi di avere, in effetti, nuovamente distrutto questa banca.
Il caso del gruppo Commercial Bank è senz’altro il più emblematico della paradossale attività del “gendarme delle banche” in Camerun. Prima della decisione di avviare l’amministrazione provvisoria delle filiali, firmata congiuntamente dal Governatore gabonese della Banque des Etats de l’Afrique centrale (BEAC), Philibert Andzembe, ed il Vice Governatore congolese Rigobert Roger Andely, datata 2 novembre 2009, il gruppo aveva già subito molti assalti assassini da parte della Cobac.
Per prima cosa, attraverso la falsa notizia di sottoposizione ad amministrazione provvisoria da parte della Cobac, sapientemente fatta filtrare e rilanciata nel novembre 2008, senza alcuna cautela, dal quotidiano camerunese Aurore Plus. Panico generale. Risultato: quasi 17 miliardi di prelievi in soli dieci giorni, con l’aggiunta di un’ondata di sfiducia tra i clienti anche più solidi. In sintesi, oltre 35 miliardi di franchi CFA ritirati in un mese, secondo fonti attendibili ...
Razioni prudenziali.
Poi è arrivata la vera decisione di amministrazione provvisoria il 2 novembre 2009 per tutte le filiali del gruppo Commercial Bank - una opzione che, presumibilmente, ha sorpreso anche i dirigenti della banca che – così dicono – avevano avviato un programma di rientro prudenziale con scadenza 2011. Bilancio: diversi miliardi di nuovi ritiri di depositi nel giro di poche settimane, soprattutto nella filiale camerunese, ciò anche per l’incapacità del Ministro delle Finanze del Camerun, Essimi Meny, che da almeno due mesi non aveva ancora ottemperato alla decisione della Presidenza della Repubblica di annunciare la ricapitalizzazione della banca, proprio per evitare il peggio che sarebbe venuto da ... Cobac. Congratulazioni di una parte della stampa al giornale Aurore Plus che, mettendo alla berlina il gruppo Commercial Bank, aveva annunciato che la decisione del Cobac risaliva al novembre 2008, una informazione del tutto inesatta che, tuttavia, ha provocato un panico senza precedenti tra la clientela.
E finalmente gli ambienti finanziari camerunensi ricominciano ad interrogarsi circa l’efficacia di un sistema Cobac che, in ogni caso, non è ancora stata dimostrata nella sub-regione ...
Di fatto, il dibattito cruciale in questa vicenda riguarda la credibilità dei responsabili politici della COBAC. Sia il governatore della BEAC che il suo vice, entrambi firmatari dei citati provvedimenti, si trovano adesso in una posizione incerta; sono stati interrogati in relazione allo scandalo delle appropriazioni indebite per un ammontare di 30 milioni di euro (19 miliardi di franchi CFA), realizzate per almeno cinque anni presso l'ufficio di Parigi del Beac. Vi è anche il caso di perdite per 25 milioni di euro legate a investimenti tossici venduti dalla direzione del Beac alla Société Générale alla fine del 2007.
Il 19 ottobre 2009, Ali Bongo Ondimba, il nuovo uomo forte di Libreville, in una dichiarazione del Consiglio dei Ministri del Gabon, ha fatto intimare "[il richiamo] del Governatore di BEAC, Philibert Andzembe, in vista della sua sostituzione." Quest'ultimo si è ribellato. Una nota del presidente del Gabon datata 16 ottobre 2009 ha annunciato tuttavia il passaggio ad una marcia più alta: "In considerazione del comportamento di sfiducia mostrate dal signor Andzembe verso il governo del Gabon, recita la nota, è necessario agire in fretta".
Sostituzione
In attesa che la Conferenza dei Capi di Stato della CEMAC decida la loro sostituzione alla testa delle istituzioni finanziarie della sub-regione nei prossimi giorni, il tandem a capo del Beac continua l'aggiornamento e cerca sostegni politici nella comunità, "con tutti i mezzi. I due ex nemici si sono adesso legati in un rapporto di simpatia col presidente del Comitato di controllo interno della Beac, incaricato di far luce sulle irregolarità, vale a dire il direttore di budget equato-guineiano, Miguel Engonga Obiang, vicino al capo di Stato della Guinea Equatoriale Teodoro Obiang Nguema Mbasogo ... L'uomo forte di Malabo ha beninteso dei conti da regolare, oltre alle sue pressanti lamentele per la ristrutturazione del sistema finanziario subregionale .
Forse nel momento in cui saranno costretti ad abbandonare definitivamente la barca, butta lì uno specialista della banca a Douala, "il Cobac sotto la doppia firma del tandem Andzembe/Andely, avrà avuto il tempo di sacrificare una parte del sistema bancario della sotto-regione alle strategia dirette a prevenire un futuro carcerario”(sic).