FSM2013: la società civile marocchina “organizzata” dal ministero degli affari esteri
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Lakome.fr, 24 marzo 2013 (trad. ossin)
FSM2013: la società civile marocchina “organizzata” dal ministero degli affari esteri
Le associazioni marocchine che si recheranno al FSM 2013 a Tunisi la settimana prossima sono state convocate per una riunione a porte chiuse al ministero degli affari esteri
Giovedì 21 marzo si è tenuta, al ministero degli affari esteri, una riunione della delegazione della società civile marocchina che parteciperà al prossimo Forum social mondiale (Tunisi, 26 – 30 marzo).
L’incontro, organizzato da Abdallah Saaf e Abdelkader Azrii, aveva l’obiettivo di fornire a questi militanti “istruzioni” su come rappresentare il Marocco e sulla difesa delle sue “questioni fondamentali”, ciò al fine di evitare gli errori commessi durante l’ultimo forum di Dakar. Durante questa riunione organizzativa, che ha avuto luogo a porte chiuse, è stato distribuito un opuscolo con le informazioni che questi rappresentanti associativi devono utilizzare per difendere le posizioni marocchine ufficiali.
Questo libretto di informazioni, scritto in francese, riguarda soprattutto tre questioni: il Sahara, i diritti dell’uomo e il processo di Gdeim Izik. Col titolo “Documento” questo libretto, che non indica il nome dell’editore, fornisce indicazioni circa l’equità del processo dei civili saharawi davanti al tribunale militare. Paradossalmente il Gabinetto reale aveva atteso la fine del processo per pubblicare un comunicato nel quale fa proprio un rapporto del Consiglio Nazionale dei diritti dell’uomo (CNDH) che definisce i processi di civili davanti ai tribunali militari in contrasto con gli accordi internazionali sul tema e non rispondenti né all’esigenza di un processo equo, né allo spirito della costituzione marocchina.
Ricordiamo che la partecipazione della delegazione marocchina al Forum Sociale mondiale di Dakar aveva fornito un’immagine negativa del Marocco a causa della qualità dei partecipanti, la loro ignoranza delle questioni che dovevano difendere, ma anche le loro violazioni dell’etica durante i dibattiti.
Occorre segnalare che le spese del viaggio, di soggiorno e le indennità dei membri della delegazione ufficiale, ivi comprese le organizzazioni affiliate a taluni partiti politici, saranno coperti con le imposte pagate dai contribuenti marocchini.
A questo Forum di Tunisi parteciperanno quasi 4500 associazioni di tutto il mondo, rappresentati da più di 70.000 partecipanti oltre ad una importante presenza dei media.
Questo Forum, il primo del suo genere ad essere organizzato in un paese arabo, debutterà su 11 assi che copriranno diversi argomenti, tra gli altri “per un mondo senza dominio”, “per una società umana fondata sui principi e i valori della dignità e dell’uguaglianza tra tutti gli esseri umani” e “per la libertà di circolazione e un alloggio per tutti”.