Nazione Halloween
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kunstler.com, 31 ottobre 2016 (trad. ossin)
Nazione Halloween
James Howard Kunstler
Che dire della lettera di venerdì scorso di James Comey (il capo dello FBI, ndt) al Congresso? Mi pare che il direttore dello FBI abbia dovuto utilizzare l’opzione nucleare contro la sua stessa agenzia, il ministero della Giustizia e il procuratore generale Loretta Lynch, suo diretto superiore. Perché? Perché il procuratore generale si è rifiutata di procedere nella vicenda delle email di Hillary Clinton, nel momento in cui sono uscite nuove prove dello scandalo sessuale con minori che ha coinvolto Anthony Weiner, marito del capo di stato maggiore di Hillary, Huma Abedin.
Durante il week-end, questa notizia sbalorditiva ha rivelato che lo FBI non aveva ottenuto un mandato per potere esaminare le email sul computer di Weiner e su altri apparati, dopo che per tre settimane si era scontrato col muro di pietra formato dagli avvocati del DOJ [Department Of Justice, NdT]. Che cosa significa quando il direttore dello FBI non riesce ad ottenere un mandato nella frazione di un secondo? Vuol dire che il DOJ è in guerra con lo FBI. Il Watergate sembra una minestrina insipida di fronte alla fantastica bouillabaisse di questo aborto di campagna presidenziale.
Va anche detto che il New York Times, questo lunedì mattina, sdrammatizza. Il cronista Paul Krugman ha definito la lettera di Comey «criptica». Il crittografo personale di Krugman insinua che Comey stia cercando di insabbiare un’indagine sulla «ingerenza russa nelle elezioni statunitensi». Il leader della minoranza del Senato, Harry Reid, ha detto in un comunicato: [Comey] è in possesso di informazioni esplosive sugli stretti legami e il coordinamento tra Donald Trump, i suoi consiglieri e il governo russo. Non è una cosa stupida e brutta? Sarebbe colpa dei Russi se Hillary si trova nuovamente in difficoltà?
In precedenza, nella stessa settimana, gli avvocati del DOJ hanno tentato di annullare un’inchiesta parallela sulla Fondazione Clinton. Devono essere fuori di testa per pensare che la storia sarà dimenticata. Non è giunto il momento che un comitato della Camera o del Senato chieda a Bill Clinton di testimoniare sotto giuramento a proposito del suo incontro di giugno all’aeroporto con Loretta Lynch? (incontro a seguito del quale è stata archiviata la prima inchiesta sulle email di Hillary Clinton, ndt). L’ex presidente non gode di alcuna particolare immunità in questa vicenda.
A proposito di immunità, quando potremo sapere che tipo di immunità potrebbe essere stata accordata a Huma Abedin, nelle fasi precedenti dell’inchiesta sulle email? Molte altre persone impegnate della campagna di Clinton hanno beneficiato quest’anno dell’immunità, rendendo tonnellate di prove contenute nei loro laptop inutilizzabili nella vicenda del server di posta elettronica.
Vi sono delle cose ancora sconosciute: dove si colloca il procuratore USA (per il distretto sud di New York) Preet Bharara in questa vicenda? La vora per il DOJ, ma è conosciuto per la sua indipendenza, e dovrebbe essere già coinvolto per lo meno nella vicenda degli scandali sessuali con minorenni di Weiner, e ciò vuol dire che ha avuto accesso ad una quantità di prove collaterali sul laptop di quest’ultimo e deve avere ottenuto qualche tipo di mandato per lui.
Quel che sembra assolutamente chiaro sono gli sforzi di Loretta Lynch (Attorney General) per proteggere Hillary Clinton, e adesso, in questo film alla Alfred Hitchcock che è diventata l’elezione presidenziale, tenta di far credere che è James Comey che pugnala Hillary nella doccia. (Da notare che nel film di Hitchcock, Psyco, il personaggio interpretato da Janet Leigh ha rubato 40.000 dollari dall’ufficio dove lavorava, prima di essere pugnalata da Norman Bates nel motel.)
Trump, ovviamente, gioca con le scappatelle, nel suo solito modo idiota. Sarebbe antipatico che finisse pe farsi eleggere – ma non sarebbe più antipatico che Hillary accedesse alla Casa Bianca sotto un tale fiume di accuse? Farà cose sciocche e inutili per tutta la durata del suo mandato, tentata continuamente dal fare la guerra alla Russia, per distogliere l’attenzione dai suoi problemi giuridici.
Presto verremo a sapere che tipo di tensioni corrono tra lo FBI e il ministero della giustizia, e all’interno di ciascuna di queste due agenzie. C’è troppa gente arrabbiata lì dentro, perché si possano impedire fughe di notizie, e probabilmente molte email nelle mani dei funzionari, tali da tracciare agevolmente una pista di incriminazioni che giunga fino allo stesso ufficio del procuratore generale.
Che bel pasticcio. E chiunque pensi che tutto si possa risolvere prima dell’8 novembre resterà deluso. Questa storia ha tante di quelle ramificazioni da sembrare un millepiedi amazzonico, rispetto al goffo scarafaggio che fu il Watergate. Orribili processi si susseguiranno senza interruzioni, mentre l’economia statunitense e il gruppo dei suoi calamari vampiri coinvolti nei racket finanziari esploderanno nel 2017, come anche l’Unione Europea e il commercio mondiale. Come vi sembra adesso The Long Emergency?