La polizia violenta è un regalo di Israele
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Unz Review, 9 giugno 2020 (trad.ossin)
La polizia violenta è un regalo di Israele
Philip Giraldi
L'uccisione dell'uomo di colore George Floyd da parte del poliziotto bianco di Minneapolis Derek Chauvin ha dato il via ai maggiori disordini nazionali registrati negli Stati Uniti dagli anni '60. Decine di migliaia di persone manifestano contro il razzismo e scoprono la brutalità poliziesca. Intervenendo anche in piena pandemia da coronavirus e in un momento di disoccupazione record, tale tensione è in grado di determinare fondamentali cambiamenti negli Stati Uniti. Il problema principale è che molti a sinistra, e anche alcuni a destra, vedono la polizia statunitense come qualcosa di simile ad una "forza occupante", come una nemica sempre più egoista delle persone, piuttosto che come attenta protettrice della vita e dei beni dei contribuenti
Già si sono registrati degli inviti a "tagliare i fondi" della polizia, nel tentativo di sottrarre alle forze locali responsabilità e risorse che hanno poco a che fare coi compiti di una polizia di comunità, tenendo anche conto dei tassi di criminalità effettivi, che sono bassi a livello nazionale. E il concetto stesso di polizia locale è rimesso in questione e viene esso stesso "reinventato" nel tentativo di costringere le forze di polizia e i cittadini con cui interagiscono a lavorare insieme in modo più cooperativo per il bene di tutti.
La storia ci insegna che cambiamenti di atteggiamenti e opinioni che sembrano essere ben radicati si verificano regolarmente, sebbene a volte si realizzino con lentezza glaciale. Nel frattempo, certi lunatici a sinistra incoraggiano ipotesi ancora più radicali. Una delle più curiose è stata pubblicata di recente da Alyssa Rosenberg sul Washington Post. Rosenberg ha sostenuto che è giunto il momento, per Hollywood e i media di intrattenimento, di impegnarsi direttamente, cessando di produrre film e serie televisive che presentino la polizia sotto una luce positiva.
Rosenberg dice in questo modo “… c'è qualcosa che Hollywood può fare per dare seguito alle parole che posta sui social media: fermare immediatamente la produzione di spettacoli e film polizieschi e ripensare le storie che racconta sulle forze dell’ordine negli Stati Uniti. Per un secolo, Hollywood ha collaborato con i dipartimenti di polizia, raccontando storie che giustificavano le azioni di fuoco della polizia, valorizzando uno stile d'azione da eroe di polizia rispetto al lavoro più difficile e meno drammatico di costruire relazioni con le comunità che i poliziotti devono servire e proteggere... Il risultato è una dipendenza da storie che descrivono i dipartimenti di polizia come più efficaci di quanto non lo siano in realtà; il crimine come più diffuso di quanto non sia in realtà; e l'uso della forza da parte della polizia come sempre giustificato. Ci sono sempre state diversità tra realtà e finzione, ma dato ciò che la polizia è troppo spesso diventata negli Stati Uniti, la versione di Hollywood sembra meno una fantasia e più vicina alla complicità”.
Rosenberg ha ragione, ma i programmi televisivi e i film sono finzione e la maggior parte delle persone è abbastanza capace di guardare una storia divertente e non scambiarla con la realtà. E non c'è nulla di particolarmente sbagliato nel credere che i poliziotti dovrebbero essere bravi ragazzi che perseguono gravi crimini, che è esattamente ciò che fanno molti di loro. A lei piacerebbe invece che gli sbirri fossero rappresentati più spesso come dei cretini che fanno poco o niente e trascorrono la maggior parte del loro tempo a elevare contravvenzioni e scrivere rapporti. Se fosse vissuta nel diciannovesimo secolo, senza dubbio sarebbe stata una liberal istintivamente antiguerra, se all’epoca ve ne erano. Avrebbe consigliato a Leo Tolstoy di far passare la maggior parte del tempo ai suoi soldati russi in Guerra e Pace a sbucciare le patate, a fumare e a lamentarsi piuttosto che marciare eroicamente incolonnati per affrontare Napoleone ad Austerlitz.
Un problema emerso in più occasioni è quello della militarizzazione della polizia, che è una realtà nel campo del "mantenimento dell'ordine pubblico" e della "lotta al terrorismo", a partire dall'11 settembre. La polizia ora riceve equipaggiamenti militari in eccesso, comprese auto blindate, giubbotti antiproiettile e armi automatiche. C’è da chiedersi, ad esempio, come la mia contea semi-rurale qui in Virginia abbia utilizzato la sua auto blindata che, come ricordo, il dipartimento dello sceriffo locale non voleva nemmeno. I poliziotti ordinari sono anche sempre più addestrati alle tattiche antiterrorismo, con il ricorso sempre più frequente a squadre speciali per eseguire azioni che non sono necessariamente conflittuali, come la notifica di mandati o la riscossione di multe sui libri delle biblioteche. Di conseguenza, molti civili innocenti di tutte le razze sono stati uccisi.
La militarizzazione delle forze dell'ordine statunitensi è stata in un certo senso istituzionalizzata attraverso i programmi, varati dal governo federale e dagli Stati, di addestramento con la polizia israeliana, una relazione di tutoraggio istituita da Michael Chertoff quando era segretario per la Sicurezza nazionale. I programmi di addestramento congiunti realizzati in Israele vengono utilizzati per indottrinare le forze di polizia statunitensi e non si sa a cosa possano servire in relazione alle normali funzioni di polizia, dato che gli Israeliani non hanno alcuna competenza in materia di indagini o di protezione di tutti i cittadini del loro paese. Gli sbirri di Israele sono all’avanguardia solo in materia di violenza di Stato contro i Palestinesi, oltre a proteggere gli scatenati coloni super-armati che distruggono tutti i mezzi di sussistenza arabi in modo da poter rubare loro la terra. La polizia israeliana è anche abbastanza brava a usare la "sedia palestinese" per la tortura, quando non spara alle spalle degli adolescenti arabi. Ha anche inventato l'acqua di puzzola, uno spray chimico dall'odore disgustoso inizialmente usato contro i manifestanti arabi, ed è stata la prima, tra le grandi forze di polizia, a impiegare regolarmente i cosiddetti proiettili di gomma, che possono uccidere o mutilare.
In effetti, c’è chi dice che i poliziotti statunitensi possano ricevere alcune dritte impreviste dagli israeliani. La Georgia ha registrato un'impennata di scontri a fuoco che coinvolgono ufficiali di polizia, e quasi la metà delle vittime è disarmata o viene colpita alle spalle. Ciononostante continuano i programmi di "scambio di polizia" con Israele, gestiti dalla Georgia State University.
I "programmi di scambio" sono iniziati ventisette anni fa, nel 1992, e sono finanziati attraverso sovvenzioni da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, nonché dai governi statali e locali. Secondo alcune informazioni, "le forze dell’ordine [di un certo numero di] Stati USA hanno partecipato al programma, compresi Tennessee, Alabama, Arizona, Arkansas, California, Florida, Georgia, Indiana, Carolina del Nord, Kansas, Kentucky, Louisiana, Michigan, Mississippi, Nevada, Michigan, New Jersey, New York, North Carolina, Dakota del Nord, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, Carolina del Sud, Texas, Utah, Virginia, Washington, Washington DC e Virginia Occidentale”. In alcuni Stati e giurisdizioni locali, il programma di scambio con Israele è gestito dalla Anti-Defamation League (espressione della lobbie ebraica), che sponsorizza anche seminari propagandistici sulle pratiche israeliane di "antiterrorismo" negli Stati Uniti.
Tuttavia alcuni Stati e città, preoccupati da questo collegamento con le forze di polizia militarizzate di Israele e con la loro brutale occupazione di terre palestinesi, stanno iniziando a ritirarsi dal programma di addestramento. Recentemente la polizia di stato del Vermont, il dipartimento di polizia di Northampton, nel Massachusetts e la polizia cittadina di Durham, nella Carolina del Nord, hanno annullato il loro addestramento programmato in Israele.
Sono state espresse particolari preoccupazioni per le modalità in cui opera la polizia israeliana, il doppio binario del "noi contro loro", per cui il 20% dei cittadini del paese che è arabo viene considerato nemico, mentre i coloni che depredano i Palestinesi sono automaticamente protetti dalla polizia solo perché sono ebrei. L’attività di polizia selettiva basata sulla razza o sull'etnia potrebbe essere un altro dono di Israele che i poliziotti statunitensi in visita si riportano a casa. In Israele, la forza letale è spesso utilizzata con la modalità "sparare per uccidere" in qualsiasi situazione che coinvolga arabi ed ebrei, anche quando non vi è alcuna minaccia seria.
La tecnica preferita usata dalla polizia israeliana per controllare un arabo è proprio quel ginocchio sul collo usato da Derek Chauvin e che ha ucciso George Floyd. Il Minnesota ha attivamente partecipato alla formazione della sua polizia da parte degli Israeliani, si ricorda soprattutto la partecipazione di oltre 100 ufficiali ad una conferenza del 2012 a Minneapolis ospitata dal consolato israeliano di Chicago. Lì impararono le "procedure di contenimento" impiegate dagli israeliani. La conferenza fu ospitata congiuntamente dall'FBI, le strutture furono fornite dalla città e l'incontro stesso fu finanziato dal governo federale e dallo Stato.
Sebbene non si sappia se Chauvin sia stato effettivamente sottoposto a un addestramento specifico, le tecniche israeliane si sono fatte strada nel manuale di polizia della città, che attualmente è stato, in modo non sorprendente, rimosso dal sito internet. Esiste comunque una copia archiviata dalla sezione pertinente su come controllare qualcuno che resista all'arresto e può essere visualizzata su questo sito. Include "Uso della politica della forza del dipartimento di polizia di Minneapolis: 5-311, Uso di contenzione sul collo: opzione di forza non mortale. Definito come la compressione di uno o entrambi i lati del collo di una persona con un braccio o una gamba, senza applicare una pressione diretta alla trachea o alle vie aeree (parte anteriore del collo)". Ci sono certamente alcune messe in guardia nei confronti di tale tecnica, ma essa è generalmente approvata per contenere qualcuno che sta resistendo all'arresto, cosa che può essere plausibilmente avvenuta con Floyd.
Ciò significa che l'agente Derek Chauvin ha usato una tecnica insegnata alla polizia statunitense da addestratori israeliani, anche se il suo comportamento può essere seriamente criticato per come e per quanto tempo l'ha fatto. Potrebbe aver ricevuto tale formazione con la piena cooperazione e il sostegno finanziario del governo federale, del governo dello Stato del Minnesota e della città di Minneapolis. I suoi avvocati saranno in grado di sostenere, e lo faranno sicuramente, che ha usato una tecnica che è stata approvata dal manuale di polizia della città di Minneapolis e faceva anche parte dell'addestramento degli ufficiali con Israele. Questo rende interessante la storia e un giudice e una giuria imparziali, se mai esistessero, potrebbero ritenere innocenti Chauvin e i suoi tre colleghi, cosa che sarebbe paradossale ma inevitabile in un sistema dove la polizia è stata effettivamente formata per, e autorizzata ad, uccidere.
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