ProfileLa guerra in Medio Oriente, 28 luglio 2024 - Il discorso di Netanyahu al Congresso USA ha entusiasmato i deputati eletti con i fondi della lobby israeliana. Si sono alzati e rimessi a sedere applaudendo selvaggiamente dopo quasi ogni frase, producendo 53 standing ovation...         

 

Unz Review, 26 luglio 2024 (trad.ossin)
 
 
Il criminale di guerra Benjamin Netanyahu parla al Congresso degli Stati Uniti
 
Philip Giraldi
 
Bugie a tutto spiano e il Congresso applaude al genocidio a Gaza
 
 
Il trionfale spettacolo del criminale di guerra Netanyahu al Congresso USA
 
 
Contrariamente alle mie aspettative, giovedì scorso i media hanno parlato relativamente poco del discorso al Congresso degli Stati Uniti pronunciato il mercoledì pomeriggio dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, a parte un articolo di opinione critico pubblicato dal New York Times sulla guerra di Israele contro i Palestinesi. L'articolo, di Megan K. Stack, afferma che "La storia giudicherà in modo meritatamente negativo la visita del signor Netanyahu. Quest’ultimo non è un ospite che dovremmo aspirare ad accogliere, ma è un visitatore che meritiamo. Gaza è anche la nostra guerra, grazie all'indispensabile aiuto militare e alla copertura politica che il governo degli Stati Uniti ha profuso su Israele mentre il numero delle vittime aumenta... Ciò che era esploso come una guerra di ritorsione contro Hamas è sembrato sempre di più essere una più ampia campagna di annientamento: il massacro di civili intrappolati; le morti strazianti di migliaia di bambini; la distruzione di ospedali, scuole e gran parte delle infrastrutture civili".
 
I sondaggi hanno mostrato per mesi che sono più gli statunitensi che disapprovano, di quelli che approvano l'assalto israeliano a Gaza, ma il Congresso e la Casa Bianca non sono interessati alle opinioni del pubblico quando si trovano a ricevere centinaia di milioni di dollari in "donazioni" dai miliardari ebrei. Gran parte della copertura dell'apparizione di Netanyahu nei media tradizionali è stata inefficace e persino adulatoria. In genere si è incentrata su quello che è stato salutato come il "discorso infuocato" di Bibi che "non ha ceduto di un centimetro" e che ha giurato di continuare a combattere fino al raggiungimento della "vittoria totale". Si è anche detto come Netanyahu sia arrivato al punto di descrivere le migliaia di dimostranti, alcuni dei quali sono stati colpiti da spray al peperoncino e arrestati, che avevano circondato il Campidoglio, come "utili idioti pagati dall'Iran". La frecciatina, insieme agli altri inviti a fare la guerra all'Iran, ha prodotto applausi e altri parossismi di gioia tra i membri del Congresso che saltellavano e si agitavano. Bibi potrebbe essersi sentito personalmente offeso, in particolare, dal fatto che i manifestanti pro-palestinesi siano riusciti a liberare insetti nel Watergate Hotel dove alloggiava. Un video online mostrava vermi che scorrazzavano impazziti sul tavolo da pranzo.
 
 
 
 
Il discorso di Netanyahu è stato leggero quanto ad analisi serie, ma pesante in appelli emotivi, con la ripetuta affermazione che lui e gli Stati Uniti, nel loro sostegno "ferreo" a Israele, stanno combattendo per salvare la "civiltà" e che "i nostri nemici sono i vostri nemici" e "la nostra vittoria sarà la vostra vittoria". Come prevedibile, i membri del Congresso e gli ospiti che hanno riempito l'aula si sono alzati in piedi applaudendo selvaggiamente dopo quasi ogni frase, producendo 53 standing ovation, superando di gran lunga il record di 29 ottenuto da Netanyahu l'ultima volta che si è rivolto al Congresso nel 2015.
 
Platealmente, alcuni membri del Congresso più sensibili hanno saltato l'evento, tra essi Nancy Pelosi che, in seguito, ha denunciato il discorso in un post su X:
 
 
 
 
"Lo spettacolo di Benjamin Netanyahu alla Camera oggi è stato di gran lunga il peggiore che si sia mai visto tra tutti i dignitari stranieri che sono stati invitati e a cui sia stato concesso l’onore di parlare al Congresso degli Stati Uniti. Molti di noi che amano Israele hanno trascorso il loro tempo ad ascoltare i cittadini israeliani le cui famiglie hanno sofferto a seguito dell'attacco terroristico e dei rapimenti di Hamas del 7 ottobre. Queste famiglie chiedono un accordo di cessate il fuoco che riporterà a casa gli ostaggi e speriamo che il Primo Ministro dedichi il suo tempo a raggiungere questo obiettivo".
 
 
Solo un repubblicano, Tom Massie del Kentucky, non ha partecipato, osservando: "Oggi il Congresso metterà in scena un teatrino per conto del Dipartimento di Stato. Lo scopo di far parlare Netanyahu al Congresso è quello di rafforzare la sua posizione politica in Israele e di sedare l'opposizione internazionale alla sua guerra. Non ho voglia di fare la comparsa, quindi non parteciperò". Oltre 100 stagisti del Congresso hanno boicottato il discorso mettendosi in malattia. "In un atto di protesta, molti di noi hanno promesso di dichiararsi malati oggi, il giorno del discorso di Netanyahu", si legge in una dichiarazione dei partecipanti al boicottaggio. "Siamo pienamente solidali con le vittime delle azioni di Netanyahu. Invitiamo tutti i membri del Congresso a boicottare il discorso e ad assumere una posizione unitaria contro quello che riteniamo un 'male universale'. Esortiamo i nostri rappresentanti a rispondere alla volontà collettiva del popolo statunitense e a respingere qualsiasi parvenza di approvazione delle azioni di Netanyahu".
 
Un numero considerevole di democratici progressisti e moderati, forse 136, non si è presentato, il che suggerisce che Netanyahu non sia ben visto da molti nel Partito Democratico. Netanyahu ha parlato per un'ora e l'accoglienza esagerata che ha ricevuto dal Congresso chiarisce che la vera lealtà del governo non è verso gli elettori che lo hanno eletto, ma piuttosto verso un leader straniero che è un criminale di guerra, il che implica per alcuni che Bibi sia in realtà il presidente di fatto degli Stati Uniti, e che Israele e gli Stati Uniti siano in termini pratici un unico paese, con Israele che svolge il ruolo di partner dominante. Come statunitense profondamente preoccupato per la collaborazione degli Stati Uniti con Israele in quello che è indiscutibilmente un genocidio a Gaza, guardare questo spettacolo svolgersi davanti ai miei occhi è stata probabilmente l'ora più patetica e umiliante che abbia mai vissuto nella mia vita. Il mio paese ha fatto molte cose cattive nel secolo scorso, ma questa alleanza con il male assoluto equivale a vendere la propria anima.
 
L'avvocato internazionale John Whitbeck ha espresso perfettamente questo sentimento, raccontando come, "Dopo praticamente ogni frase pronunciata dal famigerato criminale di guerra Benjamin Netanyahu, non importa quanto insensata o palesemente falsa essa fosse, praticamente tutte le prostitute politiche presenti che infestano il Congresso degli Stati Uniti si sono alzate (53 volte!) in un imponente atto di sottomissione e di omaggio al loro burattinaio, più a lungo e rumorosamente quando il leader israeliano ha condannato i manifestanti pro-giustizia e anti-genocidio nei campus statunitensi e nelle strade di Washington... Chiunque abbia guardato questo spettacolo osceno non può che concludere che gli Stati Uniti d'America hanno cessato di essere un rispettabile paese indipendente e ora sono, come in effetti è stato per molti anni, una filiale interamente controllata dallo Stato di Israele, con valori condivisi che sono giustamente rifiutati dalla stragrande maggioranza dell'umanità. Con la sua venalità, codardia, miseria morale e il suo quasi tradimento, la classe politica statunitense sta gettando nel water della storia un paese un tempo grande, e l'Occidente globale, se non si libera presto dal dominio dell'impero israelo-statunitense, rischia una sorte simile".
 
 
La deputata democratica del Michigan di origine palestinese, Rashida Tlaib, assiste al discorso di Netanyahu brandendo un cartello su cui è scritto "Criminale di guerra"
 
 
Soprattutto, io mi sento umiliato del fatto che il discorso di Netanyahu fosse pieno di bugie incontestate e di supposizioni grossolanamente esagerate, studiate per far ruggire il suo pubblico. Le falsità erano certamente riconoscibili come tali da gran parte del pubblico, ma nessuno ha contraddetto Netanyahu, salvo la deputata Rashida Tlaib, democratica del Michigan e unica parlamentare palestinese-statunitense, che ha assistito al discorso brandendo un cartello mentre molti dei suoi colleghi applaudivano i commenti di Netanyahu. Un lato del cartello di Tlaib recitava "COLPEVOLE DI GENOCIDIO" e l'altro "CRIMINALE DI GUERRA". Forse alcuni dissidenti tra la folla sono stati intimiditi dalla minaccia del presidente della Camera Mike Johnson, che ha proclamato il sostegno a Israele come "uno dei principi fondanti degli USA". Johnson ha posizionato strategicamente nella Camera ulteriori commessi addetti al controllo, per arrestare chiunque avesse cercato di interrompere Bibi. È un espediente unico e quasi certamente illegale per impedire qualsiasi protesta contro oratori favoriti e protetti come Netanyahu. È interessante notare che la polizia del Campidoglio ha rimosso con la forza dal retro dell'aula sei parenti di ostaggi israeliani che avrebbero tentato di interrompere il discorso. Uno ha detto "Non ce la facevo più", e Jon Polin, il padre dell'ostaggio israeliano statunitense Hersh Goldberg-Polin, ha detto ai giornalisti "Sono venuto qui volendo sentire una frase: 'Oggi annuncio che gli ostaggi stanno tornando a casa', e non l'ho sentita nemmeno una volta".
 
Tra le bugie propagate da Netanyahu c'era una lunga tirata su quanto l'esercito israeliano sia stato umano nella sua condotta di guerra, descrivendo così Hamas: "Questi mostri hanno violentato donne, hanno decapitato uomini, hanno bruciato vivi bambini. Hanno ucciso genitori di fronte ai loro figli e figli di fronte ai loro genitori". Come è stato confermato da fonti indipendenti affidabili, è tutta una bugia, un pezzo di propaganda generata dal governo israeliano. E ha anche affermato falsamente che la carestia che affligge Gaza è un mito poiché il suo governo ha permesso a così tanti camion di soccorso di entrare nella striscia che il palestinese medio riceve 3.000 calorie di cibo al giorno. Ma la mia frase preferita è stata la sua promessa di vivere in pace con i Palestinesi quando smetteranno di voler "uccidere gli ebrei". La realtà è, ovviamente, che sono gli ebrei che stanno uccidendo i Palestinesi in gran numero usando armi fornite dagli USA. La rispettabilissima rivista medica britannica The Lancet stima che Israele abbia già ucciso più di 186.000 Palestinesi dall'ottobre scorso, la maggior parte dei quali sono ancora sepolti sotto le macerie delle loro case, ma per Netanyahu contano solo le vite degli ebrei. E la ferocia implacabile dei soldati israeliani è stata confermata anche da molteplici fonti indipendenti. Bibi farebbe bene anche a leggere la nuova legge della Knesset approvata la scorsa settimana che respinge completamente l'idea di uno Stato palestinese sovrano, dichiarato unilateralmente accanto a Israele, confermando che le intenzioni di Israele non includono la convivenza in pace con i suoi vicini.
 
E così si conclude un'altra settimana emozionante in quella che un tempo era considerata la capitale degli Stati Uniti d'America. La visita di Netanyahu ha giovato ad alcuni politici, poiché per essere qualificati come candidati alla presidenza o alla vicepresidenza statunitense, bisogna farsi fotografare mentre si abbraccia uno psicopatico genocida sorridente proveniente da Israele. Ciò fa sì che i soldi continuino a scorrere e i giornali possano continuare a raccontare bugie. Sfortunatamente, quando i mostri israeliani vengono ricevuti dai loro servili ospiti, questo dimostra chiaramente che il nostro paese è diventato il cagnolino di Israele. Washington deve finalmente capire che il suo stretto e sanguinario appoggio alla guerra genocida di Israele a Gaza non sta promuovendo alcun interesse statunitense, né la stabilità regionale. In realtà, sta facendo il contrario. La vera tragedia è ciò che è successo agli Stati Uniti.
 
 
Ossin pubblica articoli che considera onesti, intelligenti e ben documentati. Ciò non significa che ne condivida necessariamente il contenuto. Solo, ne ritiene utile la lettura

 

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